lunedì 1 aprile 2013

Warm Bodies (romanzo)

Titolo: Warm Bodies
Autore: Isaac Marion
Anno: 2011
Editore: Fazi
Voto: 6 /10
Consigliato: Sì.
Da rileggere: No.
In: Innovativo, visione innovativa di una società zombie, offre spunti di riflessioni interessanti.
Out: Farsi pubblicità con Stephanie Mayer.  Non adatto ai puristi del genere zombie o se vi aspettate un romanzo horror.




Trama
E se gli zombie non fossero solo dei mangiacervello mugugnanti? Se in realtà fossero realmente capaci di pensare ma sono intrappolati in un corpo in decomposizione?
R. è un ragazzo-zombie sui 30. Non ricorda nulla della sua vita umana ma solo vaghi ricordi di sensazioni vissute. R. come tutti gli zombie si nutre di essere umani viventi e in particolare ama il loro cervello che ha la particolarità di far rivivere i momenti della vita passata della persona.
Un giorno fa a pezzi un ragazzo di nome Perry Kelvin e tramite i ricordi del suo cervello fa la conoscenza di Julie Grigio, ragazza di Perry. R. si rende conto che Julie è proprio in quella stanza ma non ha visto nulla, complice l'oscurità, e decide di salvarle la vita.
I due protagonisti instaurano un rapporto di affetto e decidono di salvare il mondo dall'orrore in cui è caduto rendendosi conto che forse i veri mostri non sono gli zombie.

Cosa ne penso?
Warm bodies è la dimostrazione che, se fatto bene, è possibile trasformare un mostro in qualcosa di più umano senza far storcere il naso.
Certo ai puristi non piacerà leggere di zombie pensanti che si innamorano ma Marion è stato furbo, ha pensato a tutto fin nei minimi dettagli. Ogni cosa va al suo posto e viene spiegato nei minimi, seppur fantasiosi e sentimentali, particolari.
Il finale sorprendente rimescola le carte in tavola del toto-genesi in voga da anni. Marion spiega la sua teoria rendendo così il suo romanzo non solo un libro sugli zombie e neppure una storia d'amore ma bensì una grande metafora di critica sociale.
Non è l'innamorarsi dei due protagonisti il fulcro ma il loro farlo in quel mondo desolato e senza speranza.
In Warm Bodies il mondo è stato azzerato e ricostruito. L'umanità ha innalzato città all'intero di stadi per difendersi dai non morti. Ha avuto la possibilità di rinascere e migliorare e invece ben presto ci si rende conto che nulla è cambiato. Più che ricostruire l'uomo ha rattoppato come ha potuto, ha commesso sempre gli stessi sbagli.
Come la miccia che ha permesso al primo uomo primitivo di alzarsi su due gambe, il ricordo di Perry ha permesso ad R. di evolversi. Un'evoluzione al contrario, una lotta contro gli istinti primordiali.
Warm Bodies non è il solito libraccio per ragazzine, è qualcosa di più. R. non è il ragazzo d'oro di cui innamorarsi, non è un superfico dai superpoteri. Se qualche film l'ha poi reso così non è colpa del romanzo.


Warm Bodies VS Twilight
Il libro è stato spinto proprio sfruttando il fenomeno Twilight. A colpo d'occhio la storia ha molte similitudini. Mostro che si rivela essere buono, ragazza bella che viene salvata dal mostro, bella e mostro che si innamorano.
La differenza principale sta nel ruolo della storia d'amore nei due romanzi. In Twilight è il pilastro mentre in Warm Bodies è un pretesto.
In Twilight l'amore è possesso e oppressione, in Warm Bodies è un mezzo di salvezza. Non di due persone ma del mondo intero.
Bella ed Edward non cambiano il mondo, R. e Julie sono gli Hulin del mondo post apocalittico.

Conclusione.
Nonostante il parere positivo non bisogna aspettarsi un capolavoro filosofico. Isaac Marion non è il  nuovo Orwell ma sicuramente è un fiore profumato in mezzo alla nuova letteratura per adolescenti. Un libro scritto come si deve (che non vuol dire bene), e ragionato. Leggendolo non si ha la sensazione che il libro sia stato scritto da, e non per, un adolescente.
Interessante sopratutto la prima parte dove viene mostrata e spiegata la società zombie, il finale - aperto a sequel - scade un po' nel solito discorso su quanto l'amore sia grande e in grado di cambiare il mondo. Un po' barboso ma tutto sommato merita una lettura.


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