martedì 2 aprile 2013

FAQ Aupair Life!

Da Febbraio 2012 sono una aupair. Alcuni sanno di cosa si tratta altri no. Le domande che mi fanno sono tantissime e ho cercato di riassumere qui quelle più gettonate, in continuo aggiornamento!

Cos'è un au-pair?
Una ragazza o un ragazzo che si prende cura dei bambini e della casa in una famiglia in cambio di vitto, alloggio e una paghetta.
Tutti possono diventare au-pair?
Sostanzialmente sì. Molte famiglie preferiscono persone giovani ma non vi sono legalmente limiti di età.
Non prendete sottogamba questo lavoro, spesso è faticoso e stressante, i bambini non sempre sono educati e non è semplice adattarsi velocemente ai ritmi di una famiglia con una cultura e una mentalità diversa dalla tua.
Come si diventa au-pair?
Se si vuole restare in europa ci sono numerosi siti dove si può inserire il proprio profilo e guardare quello delle famiglie. Il migliore a mio parere è Aupairworld.net, pochissimo scam e profili fake e moltissime famiglie disponibili. 
Al di fuori dell'europa meglio affidarsi ad un'agenzia.
Perchè diventare una aupair? 
Perchè volete mettervi in gioco e fare un'esperienza all'estero. Per conoscere un paese diverso, migliorare il vostro inglese (o spagnolo o francese o norvegese o chi lo sa!) e crescere imparando a stare da soli!
Quanto costa diventare au-pair?
Se non avete agenzia solo il volo aereo per arrivare a destinazione. C'è anche da dire che la maggior parte delle famiglie vi paga il viaggio, se siete fortunati, quindi addirittura nulla.
Non anticipate mai soldi, in nessun caso!
Qual è la differenza con una tata?
L'auparing è un'esperienza non un lavoro. L'aupair è una mano in più sui cui contare e non ha solitamente competenze di tipo pedagogico.
Quali lavori domestici bisogna fare?
Dipende dalla famiglia. In generale sono lavori leggeri come spolverare, rassettare, spazzare, rifare i letti e occuparsi di tutto ciò che riguarda i bambini (come stirare e lavare i loro vestiti). Alcune famiglie pagano un extra per faccende più pesanti.
Quante ore di lavoro vengono richieste?
In media 30/40 ore settimanali. Le famiglie possono richiedervi anche di fare (comprese nelle ore stabilite) la babysitter 2 sere a settimana o durante il weekend.
Come faccio a sapere quante ore devo fare o quali sono i miei doveri?
Viene concordato prima della partenza con la famiglia. Mi raccomando: PRIMA! Evitate brutte sorprese appena arrivate. Ogni famiglia è diversa, io attualmente lavoro in una famiglia in cui non mi è richiesto nessun lavoro domestico mentre in quella precedente mi occupavo anche della pulizia della casa.
Quanto viene pagata una au-pair e ogni quanto?
La paghetta varia da paese a paese. La media è 70/80 euro ma scende a 50 in paesi come la Spagna e sale anche a 100 (sterline) nei paesi anglosassoni. Potrete concordare con la famiglia se essere pagate mensilmente o settimanalmente.
Come scegliere la famiglia?
Non abbiate fretta. Scegliete quella che vi piace di più e non quella che vi fa l'offerta più allettante. Chiedete cosa amano fare nel loro tempo libero e se intendono includervi nelle attività familiari. Se vi sembra la famiglia giusta seguite il vostro istinto. Io consiglio sempre di fare almeno una chiamata skype oltre allo scambio di e-mail così da avere una sicurezza in più.
Non so parlare la lingua del paese in cui voglio andare, posso fare lo stesso l'aupair?
Sì. All'inizio sarà dura e rischierete di far amicizia solo con gente che parla la vostra stessa lingua ma in poco tempo e con un po' di impegno imparerete la lingua. Sappiate però che siete responsabili dei bimbi, se succede qualcosa di grave e non conoscete la lingua potreste trovarvi in difficoltà.
Tenete in conto che in molti paesi (Paesi Bassi, Germania, Svezia, Norvegia ecc.) il livello di conoscenza dell'inglese è molto alto e si può sopravvivere senza parlare una parola della lingua del paese.
E se va male con la famiglia?
Se va male provate a parlarne con loro e se proprio non va lasciate la famiglia. Se vi trattano male anche il giorno stesso ma se il rapporto è ancora buono sarebbe buona educazione dare almeno 2/3 settimane di preavviso. Non avete nessun contratto legale, non abbiate paura.
Quanto tempo restare?
A mio parere restare meno di 3 mesi non vale la pena, dopo 3 mesi solitamente ci si appena ambientati e trovato amici. Io consiglierei 6 mesi o meglio 1 anno così da vivere e conoscere veramente il paese in cui vivrete.
Come trovare amici?
Le opportunità sono tante. Su facebook esistono numerose pagine e gruppi dedicati. Vi basta cercare "aupair+ città dove state). Io ho trovato utile anche couchsurfing.org, potete mettere annunci o partecipare ad eventi e meeting appositamente creati per stranieri nella vostra area.
Infine c'è il vecchio metodo, via la timidezza e se andate alla caffetteria, in biblioteca o in palestra attaccate bottone!
Quali costi mi devo addossare e quali invece spettano alla famiglia?
Una volta ridendo con un'amica aupair venne fuori la difficile vita delle aupair "Tutto ciò di cui dobbiamo preoccuparci è se spendere soldi in shopping o uscite fuori".
Solitamente io mi pago anche tutto ciò che è necessario alla cura della mia persona ma conosco ragazze che non spendono soldi neppure per il bagnoschiuma o il dentifricio.
Il cibo, quando siete a casa è a carico della famiglia. All'inizio so che è difficile superare la timidezza e quindi se voi siete abitute a mangiarvi i biscotti al cioccolato la mattina e loro invece pane e marmellata voi finirete per mangiare pane e marmellata anche se vi fa schifo oppure ve li comprate da voi. In realtà avete tutto il diritto di chiedere/richiedere del cibo. Le uniche cibarie che mi compro da me sono le schifezze. Quelle le considero come uno sfizio personale e in quanto tale me lo pago da sola.
Sono "homesick", mi  mancano i miei amici e la mia famiglia, cosa faccio?
Proponetevi un obiettivo per la vostra permanenza e concentratevi su quello quando vi manca casa. Inizialmente è molto difficile ma è normale, se vi viene da piangere fatelo, non vergognatevene. Succede a tutti! Il tutto sta nel trovare l'equilibrio e ricordatevi che alla fine: non vorrete tornare indietro

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